Introduzione

Un' Arte Marziale totale, contemporanea, che  non trascura alcun' aspetto della gestualità, che ricerca continuamente in termini reali l'efficacia del movimento. Le antiche arti del Kempo, Karàte, Aikido, Judo, Ju Jutsu, Tai Chi, etc. vengono fuse in un unico metodo ed interpretate in chiave moderna.

Yoseikan Budo è vivere attraverso la pratica, la condizione reale dell'uomo, che riconosce la sua fragilità e allo stesso tempo riequilibria il difficile dualismo dell'esistenza (vita/morte), in una visione consapevole e positiva, dando al praticante un profondo rispetto per la vita.

L'adeguamento dello spirito guerriero alla nostra realtà, capacità presente nello Yoseikan Budo, rende quest'Arte Marziale attuale ed adatta a tutti.

YOSEIKAN BUDO - la storia

Hiroo Mochizuki
Hiroo Mochizuki

Lo Yoseikan Budo nasce, negli anni Settanta, in seguito ad alcune considerazioni sviluppate dal Maestro Hiroo Mochizuki sulla deformazione che le Arti Marziali giapponesi, avevano subito nel loro processo di diffusione, occidentalizzazione, sportivizzazione.

Lo Yoseikan Budo costituisce, per il Maestro Mochizuki, un ritorno alle scuole antiche (koryu) dove si insegnava un Arte Marziale completa e globale (sogo bujutsu), adatta alle necessità dei campi di battaglia come alla difesa contro aggressioni in città e nelle campagne e, infine, al duello ed allo scontro diretto, la sfida, contro altri esperti combattenti.

Non si può porre una data certa circa il momento preciso in cui lo Yoseikan Budo è nato. Si tratta di una elaborazione progressiva che prende costantemente forma per tutti gli anni Settanta. Già a metà di questo decennio il Maestro Mochizuki parla ai suoi allievi prima di "Karate Yoseikan Interstile" e poi di "Yoseikan Budo" . Una data ufficiale può essere riconosciuta nella formazione della prima "Federazione Francese di Yoseikan Budo" nel 1975 e del "Centro Internazionale Yoseikan Budo", con sede a Parigi, nel 1978. In quella stesse data, secondo la rete dei numerosi allievi dello stesso Maestro Mochizuki, sparsi per il mondo, si formano, nei vari paesi, le associazioni nazionali di Yoseikan Budo. In Italia è la Federazione Italiana Yoseikan Budo, con sede a Merano, fondata il 15 Ottobre 1978.

Lo Yoseikan Budo conosce una graduale diffusione in Italia e nel mondo, attirando numerose persone che vedono nel metodo del Maestro Mochizuki una risposta contro la settorializzazione e la visione sportiva/agonistica delle Arti Marziali. L’organizzazione si distingue subito per la severità dei suoi esami e per la attenzione che usa nell’accettare nuovi membri: nessuna preclusione, ma richieste precise di serietà e di impegno.

Lo Yoseikan Budo, all’inizio, è diffuso in Francia, Italia, Svizzera, Spagna, Portogallo, Belgio, Olanda, Inghilterra, Algeria, Tunisia, Turchia, Costa D’Avorio, Madacascar. In Italia si sviluppa principalmente al nord, Trentino Alto Adige, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia Romagna, Lazio.

Le associazioni portano avanti un discorso tecnico preciso, che contiene, al suo interno, la precisa volontà di promuovere l’abilità dei praticanti e, allo stesso tempo, favorirne la conoscenza e la socializzazione. Ecco gli stage, nazionali o internazionali, che diventano subito il punto fermo dello Yoseikan Budo ed appuntamenti precisi ai quali gli atleti e gli istruttori partecipano puntualmente.
Col tempo, come è naturale, ci sono uscite ed ingressi. All’interno dello Yoseikan Budo, alcuni istruttori cercano una forma più lucrativa, come usare il numero dei tesserati per avere potere nelle grandi Federazioni di Karate, altri cercano di costruirsi, in vari modi, centri di potere e controllo. Per una via quasi naturale escono e vengono rimpiazzati da forze emergenti più interessate al rigore della tecnica.

Tali movimenti portano a nuove mutazioni. Il Maestro Mochizuki forma delle nuove organizzazioni e rinnova le file dei suoi collaboratori, rinunciando a tutti coloro che non intendono seguire i suoi dettami. In Italia, tale crisi scoppia nel 1985. Il nucleo dei suoi "fedelissimi", i maestri ed atleti più rappresentativi, fondano una nuova organizzazione che intende, appunto, rispettare e portare avanti lo Yoseikan Budo più ortodosso, mentre lo stesso Maestro disconosce tale proposito nella più anziana Federazione Italiana Yoseikan Budo. La nuova organizzazione, l’Accademia Italiana Yoseikan Budo, nata l’ 11 Novembre 1985, raccoglie, in poco tempo, la quasi totalità degli iscritti alla vecchia federazione e si ingrandisce notevolmente, fino a raggiungere, in questo anno 2000, la prestigiosa somma di quattromila iscritti.

Nella seconda metà degli anni ’80, il Maestro Mochizuki sperimenta e promuove una forma agonistica speciale per lo Yoseikan Budo. I primi campionati nazionali iitaliani sono nel 1986 e, nello stesso anno, a Traversetolo (Parma), si disputa la prima competizione internazionale di Yoseikan Budo, con una vasta e qualificata rappresentanza di numerose nazioni. In quella occasione la nazionale italiana (Tabella, Patuzzi, Nicolò, Palazzi, Straser, Amari) batte tutti conquistando una storica vittoria. Altre gare internazionali seguono negli anni successivi, in Francia, Italia, Svizzera, Canadà.

Lo Yoseikan Internazionale, che dal 1997 si raduna sotto le bandiere della Yoseikan World Federation, con sede in Svizzera, è presente in Francia, Svizzera, Italia, Spagna, Portogallo, Inghilterra, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Macedonia, Algeria, Tunisia, Costa d’Avorio, Madacascar/Reunion, Stati Uniti D’America, Canadà, Australia e Giappone.

In Italia, l’Accademia Italiana Yoseikan Budo, adesso associata al Movimento Sportivo Promozionale Italia, Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal C.O.N.I., dal Ministero degli Interni e dalla Comunità Europea, di cui costituisce il "settore Yoseikan Budo", continua la sua diffusione dello Yoseikan Budo e delle altre discipline associate della scuola Yoseikan. L’associazione è presente in Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli, Emilia Romagna, Lazio e Sicilia.

Oggi lo Yoseikan Budo è una realtà viva e in crescita, rappresenta pienamente il suo ruolo di tramite tra la ricchezza del patrimonio tecnico, formativo e spirituale delle Arti Marziali storiche, e le mutazioni che questo periodo di scoperte e comunicazioni porta nella storia e nella società

Il M°. Marras Rinaldo con Il Maestro Michi Mochizuki.

Alle spalle l'urna cineraria del nonno del Maestro Michi:

"MAESTRO MINORU MOCHIZUKI"

(Shizuoka - Giappone 07/04/1907 / Aix-en-provenz - Francia 30/05/2003)

Zanshin è un termine utilizzato nel mondo delle arti marziali col quale si indica un momento di concentrazione e di attenzione particolare durante il quale il soggetto tiene sotto controllo con lo sguardo l'avversario e si tiene a dovuta distanza da esso. Si verifica al termine di un combattimento (kumi) o di una applicazione di un kata (bunkai).

Da non confondere con seme che invece precede l'azione.

Zanshin si traduce in "ZAN"= mantenere, "SHIN"= spirito, letteralmente "mantenere lo spirito allerta". Il vero Zanshin nasce da una concentrazione di tutti i sensi rivolta ad un particolare momento o ad una determinata azione, fisica e/o mentale "qui ed ora".

Lo Zanshin delle Arti Marziali è strettamente legato al MI Kamae (postura del corpo esterna) e Ki Kamae (postura psicologica interna).

La perdita dello Zanshin equivale ad aprire una falla (KYO) nella propria difesa che potrebbe essere sfruttata dall'avversario per abbatterci.

zanshin: "ciò che resta della mente e del corpo"

pausa attiva in cui la mente metabolizza l'esperienza e il corpo ripristina l'energia

separazione che unisce un'azione alla sucessiva

zanshin è un'esperienza naturale comune a molti

zanshin può essere pratica quotidiana, ogni azione, anche la più banale può avere un suo zanshin